16. Disabilità grave e autodeterminazione
Come può una persona con gravi deficit cognitivi, comunicativi e relazionali esprimere opinioni, bisogni, desideri ed effettuare delle scelte libere? Attraverso quali strumenti chi si relaziona con lui e se ne prende cura può rilevare emozioni e volontà non esplicitamente espresse?
Il concetto di autodeterminazione, riferito a persone con disabilità complessa, può risultare utopistico o persino contraddittorio; chi si occupa di persone con disabilità ed è coinvolto nella definizione di obiettivi, nella progettualità, nella valutazione, necessita di strumenti operativi che consentano di garantire una qualità di vita migliore possibile per la persona stessa.
La riflessione intorno a questi interrogativi sarà accompagnata dalla presentazione di alcune esperienze e modelli innovativi di sostegno per la presa di decisioni e per la piena inclusione sociale delle persone con disabilità intellettive.
CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA'
Art. 3 - Principi generali
I principi della presente Convenzione sono:
(a) Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale - compresa la libertà di compiere le proprie scelte - e l’indipendenza delle persone;
(b) La non-discriminazione;
(c) La piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società;
(d) Il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa;
(e) La parità di opportunità;
(f) L’accessibilità;
(g) La parità tra uomini e donne;
(h) Il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare la propria identità.
Relatori:
Patrizia Ceccarani
, Marzia Settin
, Gianfranco De Robertis
, Nicoletta Marconi