Relatore/Relatrice


Alessandra Falconi

Centro Alberto Manzi e Centro Zaffiria

È responsabile delle attività del Centro Alberto Manzi dedicato al famoso maestro di “Non è mai troppo tardi”, trasmissione televisiva che andò in onda in Rai dal 1960 al 1968; si occupa dei progetti del Centro Zaffiria collaborando con scuole di ogni ordine e grado in varie Regioni italiane. Sperimenta un approccio educativo alla tecnologia che cerca di coniugare il Metodo Bruno Munari® con l’approccio pedagogico del maestro Manzi e della pedagogia attiva. Con Italiantoy, propone materiale educativo e giochi di design anche in Germania, Francia e Giappone.

Attività


7. Giovani, adolescenti e social: hate speech e media education

 

Il fenomeno di “incitamento all’odio” o “discorso d’odio” (hate speech) indica tutti quei contenuti che esprimono odio e intolleranza nei confronti di una persona o di un gruppo, sulla base di una qualsiasi discriminazione (razziale, etnica, religiosa, di genere o di orientamento sessuale, di disabilità, ecc.). Questo è un terreno fertile per l’innescarsi di reazioni violente, a catena, dove i soggetti maggiormente esposti sono proprio i giovani e gli adolescenti. La strada da percorrere per contrastare questa deriva è quella di sostenere tutti i luoghi e i modi perché nasca un “noi”, puntando sulla partecipazione costruttiva e attiva di tutti nella società, senza esclusioni. Occorre riempire quei vuoti, rispetto al legittimo bisogno di appartenenza, arricchendo il catalogo delle identità possibili offerte dalla società.

Ma in quale modo?

Durante il simposio verrà presentato il progetto #SilenceHate, sperimentato in diverse scuole secondarie italiane, con il quale si è cercato di favorire situazioni educative in cui gli adolescenti potessero trovare le parole per raccontarsi, vivendo un’esperienza di riconoscimento gli uni negli altri. Il progetto risponde quindi alle esigenze di scuole e insegnanti di trovare idee, attività didattiche e materiali per affrontare l’hate speech con i propri studenti, attraverso l’educazione ai media e l’utilizzo di metodologie collaborative tra ragazzi e ragazze.

 

Relatori: Alessandra Falconi

Alessandra

Falconi