Relatore/Relatrice


Peter Uhlhaas

Psicologo, Istituto di Neuroscienze e Psicologia, Università di Glasgow

Psicologo presso l’Istituto di Neuroscienze e Psicologia all’Università di Glasgow e ricercatore presso il Centro di neuroimaging cognitivo (CCNi).

E’ stato Professore di Psicobiologia presso l’Università di Francoforte e capo del gruppo di ricerca su “Neuropsichiatria e sviluppo” all’Istituto Max Planck per l'avanzamento delle scienze.

Ha conseguito numerosi premi durante la sua carriera, tra cui quello per giovani ricercatori consegnato dalla ECNS (EEG and Clinical Neuroscience Society), l’organizzazione internazionale di stampo scientifico-educativo, che ha lo scopo di disseminare la conoscenza sulle ultime scoperte scientifiche fatte nei diversi campi dell’elettrofisiologia.

Attività


Il cervello adolescente: vulnerabilità e opportunità

Relatori: Peter Uhlhaas

Peter

Uhlhaas

Il cervello adolescente: contributi da psicologia e neuroscienze

Fino a poco tempo fa si pensava che le caratteristiche fondamentali del cervello si sviluppassero principalmente nel grembo materno e nei primi anni di vita del bambino, ma recenti ricerche afferenti a ambiti disciplinari diversi richiedono una rivalutazione di questa teoria. I successivi periodi di sviluppo – come l’adolescenza – implicano infatti una profonda riorganizzazione sia dell’architettura sia del funzionamento dei collegamenti neuronali e possono rappresentare una fase molto intensa per le modifiche a livello comportamentale.

Nello sviluppo cerebrale postnatale, la massima densità di materia grigia si raggiunge nella corteccia sensomotoria primaria mentre la corteccia prefrontale matura successivamente. Dato che le aree cerebrali subcorticali – in particolare il sistema limbico e il sistema di ricompensa – si sviluppano prima, durante l’adolescenza vi è uno squilibrio fra tra le aree subcorticali più mature e quelle prefrontali meno mature. Questo fenomeno può spiegare i modelli di comportamento tipici degli adolescenti, tra cui l’assunzione di rischi.

L’elevata plasticità del cervello adolescente consente inoltre ai fattori ambientali di esercitare effetti particolarmente rilevanti sui circuiti corticali. Se da una parte questo rende possibile lo sviluppo intellettivo ed emotivo, dall’altra però apre potenzialmente le porte a influenze dannose e a uno sviluppo patologico, come dimostra la recente attenzione nei confronti dell’adolescenza quale fase di rischio per lo sviluppo di importanti disturbi mentali.

Durante il workshop si approfondiranno tali aspetti alla luce dei contributi più significativi derivanti dalla ricerca scientifica.

Relatori: Peter Uhlhaas

Peter

Uhlhaas