Relatore/Relatrice


Graziella Favaro

pedagogista, Centro COME, Milano; Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e l’intercultura – MIUR

Si occupa da tempo dei processi educativi nella migrazione, di educazione interculturale e insegnamento dell’italiano come seconda lingua e su questi  temi svolge un lavoro di ricerca, formazione e progettazione.

Ha fondato il Centro COME di Milano, riferimento nazionale  che si occupa di inclusione scolastica  degli alunni nuovi italiani.  

Fa parte dell’Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e l’intercultura del MIUR, nell’ambito del quale coordina il Gruppo “Italiano L2 e plurilinguismo.

Dirige la collana universitaria di Pedagogia interculturale “La melagrana” .     

Fra i suoi testi:  "Insegnare l’italiano agli alunni stranieri", "Didattica interculturale",  "A scuola nessuno è straniero", "Almeno una stella. Un progetto di tutoraggio per gli adolescenti immigrati". 

Attività


Compagni di viaggio: quando i tutor accompagnano adolescenti migranti

Gli adolescenti stranieri si trovano a dover ricominciare da capo – e spesso da soli – nella nuova scuola e con la lingua sconosciuta. Durante il workshop verranno presentati i progetti di tutoraggio “Bussole” e “Almeno una stella”, promossi e condotti dal Centro COME - “Farsi prossimo” di Milano in sei regioni e città italiane, grazie ai quali si è cercato di accompagnare il cammino scolastico e di integrazione dei ragazzi neoarrivati con figure di prossimità. Tali progetti hanno coinvolto 800 ragazze e ragazzi stranieri di recente immigrazione e circa 200 tutor. Chi sono i tutor? Sono studenti universitari, molti dei quali immigrati loro stessi o di origine straniera. Hanno un ruolo di «fratelli e sorelle maggiori», connotato sia dalla vicinanza, che da una certa distanza. Essi sono prossimi perché hanno attraversato in tempi abbastanza recenti le stesse difficoltà, hanno cercato risposta alle medesime domande, hanno proceduto lungo il cammino faticoso del diventare grandi altrove per tentativi ed errori, prove e riprove. Essi sono, al tempo stesso, un po’ distanti perché hanno un’età più grande, un’esperienza più matura che li ha già messi a confronto con scelte, definizioni di sé, costruzione di futuro. La presenza dei tutor, dentro la scuola e nelle attività extrascolastiche, rende meno estraneo ai ragazzi stranieri il contesto educativo italiano, per alcuni ancora poco trasparente. Introduce inoltre parole e vissuti di prossimità, che possono rendere possibile il rispecchiamento dei più piccoli nelle storie dei più grandi, e dà spazio e parola al riconoscimento di ciascuno, della sua storia e delle sue attese.

Al workshop parteciperanno Sebastian Frisinghelli (Studente tutor, Trento), Fatima Dounasser e Paul Ehimatie (Studenti tutor, Bologna).

Destinatari: insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado, psicologi e educatori.

 

Relatori: Graziella Favaro , Laura Bampi

Graziella

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