Relatore/Relatrice


Annarita Milone

Dirigente medico Neuropsichiatra Infantile UO di Psichiatria e Psicofarmacologia Età Evolutiva, Responsabile Servizio valutazione e Trattamento Disturbi del comportamento "Al di là delle Nuvole" IRCCS Stella Maris, Pisa

La sua attività clinico-assistenziale si svolge  all'interno dell'Unità Operativa di Psichiatria e Psicofarmacologia dello Sviluppo dell’IRCCS Stella Maris,   dove si occupa di valutazione e trattamento di disturbi della condotta e della personalità, disturbi dell'umore e d'ansia e self-injury.

Dal 2005 è responsabile del Servizio "Al di là delle Nuvole" dedicato ad assessment e trattamento dei disturbi della condotta.
Nella sua  attività di ricerca si occupa  di psicopatologia dell'età evolutiva con particolare riferimento ai disturbi della condotta e del controllo degli impulsi, disturbi dell'umore e della personalità.

Ha  pubblicato 40 articoli su riviste nazionali ed internazionali. 

Attività


I disturbi psicopatologici in adolescenza: fattori di rischio e prevenzione

L'adolescenza è un periodo particolarmente difficile, che significa crescita, cambiamento, l'inizio di un viaggio turbolento, l'abbandono della protezione del porto dell'infanzia per dirigersi verso il mare aperto dell'essere adulti. È un momento intenso e delicato non solo per i ragazzi che lo vivono direttamente, ma anche per i genitori, gli insegnanti, gli educatori, gli psicologi e chiunque li segua in questo passaggio.

Durante la tavola rotonda si approfondiranno gli aspetti evolutivi e psicopatologici di questa fase della vita, delineandone le specificità rispetto all’infanzia e all’età adulta.

Partendo dai dati epidemiologici – che evidenziano come negli ultimi anni si sia registrato un abbassamento dell’età di esordio dei disturbi psicopatologici e un incremento della gravità – gli esperti si confronteranno su alcuni temi chiave, quali l’individuazione del rischio patologico, la prevenzione, l’inquadramento diagnostico e clinico, l’intervento terapeutico e educativo, la psicofarmacologia.

Destinatari: psicologi, psicoterapeuti, educatori, medici e operatori sanitari.

 

Relatori: Annarita Milone , Alessandro Zuddas , Giorgia Sanna , Enzo Sechi , Francesca Neri Bertolini

Annarita

Milone

Alessandro

Zuddas

Giorgia

Sanna

Enzo

Sechi

Francesca

Neri Bertolini

Cutting, burning, branding: condotte autolesive in adolescenza

Cutting, burning, branding sono forme diverse di autolesionismo, un fenomeno sempre più diffuso tra gli adolescenti e soprattutto tra le ragazze. Sebbene sia sempre il segno di un disagio psicologico, non c’è un’unica spiegazione per cui ragazzi e ragazze si feriscono. Spesso, è per controllare e interrompere un dolore mentale troppo forte, un’angoscia troppo intensa e insostenibile: il dolore fisico prende così il posto di quello mentale. Per altri adolescenti ferirsi può essere un modo per percepire di esistere ed essere vivi, e il dolore fisico diventa un modo per non sentirsi vuoti e inutili. Tagliarsi (cutting), ma anche bruciarsi con le sigarette (burning) o marchiarsi a fuoco la pelle con un laser o un ferro rovente (branding) o grattarsi sino a farsi uscire il sangue, può dare l’illusione di un sollievo, a volte addirittura di euforia, di esprimere la propria indipendenza affettiva dai genitori e dal sistema di regole che questi ultimi provano ad imporre. Sono molte le ragioni psicologiche, quindi, che si nascondono dietro un gesto di autolesionismo e una attenta valutazione degli aspetti psichiatrici associati può consentire di individuare le risposte di cura più efficaci per ogni ragazzo.

Destinatari: insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado, psicologi, educatori e professionisti interessati all’età adolescenziale.

 

Relatori: Andrea Fossati , Stefano Vicari , Giulia Serra , Annarita Milone

Andrea

Fossati

Stefano

Vicari

Giulia

Serra

Annarita

Milone