Relatore/Relatrice


Flavio Fogarolo

Formatore, Associazione Lettura Agevolata Onlus, Vicenza

BIOGRAFIA

È stato per diversi anni referente per la disabilità e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento presso l’Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza.

Attualmente si occupa di normativa e didattica per l'inclusione e collabora con Erickson come autore e nella progettazione di strumenti compensativi e giochi didattici/educativi.

 

Attività


WS4. Piano Didattico Personalizzato: cosa fare (e non)

Il Piano Didattico Personalizzato, obbligatorio per tutti gli alunni e le alunne con certificazione di DSA, è considerato spesso nelle nostre scuole, anche per effetto dell’insistenza di genitori e specialisti, un procedimento da attivare ogni qual volta sia necessario personalizzare, ossia far fronte in modo diverso a esigenze particolari, sia in ambito didattico che educativo. È certamente positivo che moltissime scuole considerino oggi, come prassi abituale, adattare gli interventi alle diverse esigenze degli alunni, ma il PDP non può essere l’unico modo per farlo.

Il PDP non autorizza a personalizzare, formalizza soltanto le procedure della personalizzazione: adattare la didattica, usare strumenti compensativi, dispensare da qualche prestazione non essenziale, verificare gli apprendimenti in modo equo, sostenere la motivazione, a parte qualche limitazione agli esami di stato, sono tutti adattamenti che possono far parte della personalizzazione quotidiana informale e diffusa, quella che non richiede nessun PDP. Il PDP si fa per definire meglio gli interventi, per coordinarli, per garantire che siano veramente attivati da tutti, che funzionino e producano i risultati attesi.

In questo workshop verranno esaminate le diverse situazioni che possono richiedere la redazione di un PDP (difficoltà di apprendimento, di comportamento, relazionali, linguistiche, ecc.) fornendo indicazioni affinché possa essere davvero uno strumento utile.

Relatori: Filippo Barbera , Ilaria Cervellin , Flavio Fogarolo

Filippo

Barbera

Ilaria

Cervellin

Flavio

Fogarolo

WS21. PEI e classe inclusiva: cosa fare (e non)

I processi inclusivi, anche quelli efficaci e soddisfacenti, non hanno mai fine; sono in costante miglioramento e sviluppo e si avvicinano sempre di più alla meta, senza mai raggiungerla pienamente anche nelle realtà migliori. Come fare quindi per costruire un Piano Educativo Individualizzato e una classe realmente inclusivi?

Il workshop si propone, attraverso la complementarità delle varie voci, di fornire indicazioni e strategie utili ai e alle docenti di ogni ordine e grado per riuscire a farlo al meglio. Al centro viene posto lo studente e la studentessa e il suo diritto all’autodeterminazione attraverso proposte di lavoro in cui si intrecciano percorsi personalizzati e il curricolo della classe, lavorando contemporaneamente sia sulle quattro dimensioni del PEI che sui contenuti disciplinari.

Uno spazio sarà dedicato anche alla riflessione su possibili questioni controverse che caratterizzano il lavoro sul PEI, come il ruolo del GLO, la partecipazione della famiglia e dell’alunna o alunno, il valore legale del titolo di studio, le tempistiche, l’organizzazione dell’orario, la valutazione, l’assegnazione delle risorse, l’equipollenza e altri aspetti rilevanti.

Relatori: Flavio Fogarolo , Sofia Cramerotti , Dario Ianes , Benedetta Zagni

Flavio

Fogarolo

Sofia

Cramerotti

Dario

Ianes

Benedetta

Zagni

WS62. Normativa e inclusione: l’alleanza che trasforma i vincoli in opportunità

Da oltre dieci anni Flavio Fogarolo e alcuni esperti nel campo dell’educazione e della didattica speciale hanno creato e gestiscono un gruppo Facebook denominato “Normativa Inclusione”. Con il tempo il gruppo, che conta oggi oltre 110.000 iscritti e risponde a decine di domande ogni giorno, è diventato un’autorevole fonte di consulenza sulla normativa scolastica per l’inclusione ma anche sulla diffusione di buone pratiche e strategie didattiche utili da adottare.

Durante il workshop si affronterà il rapporto tra normativa e inclusione soffermandosi sulla difficoltà a concepire una vera autonomia di azione che sappia rispondere ai bisogni degli alunni avendo come principale, se non esclusivo, vincolo l’assunzione di responsabilità. Ci si soffermerà sulle problematiche legate all’accoglienza di alunni e alunne con bisogni educativi importanti legati alla sfera dell’autismo e ai problemi comportamentali disfunzionali da gestire in classe. La normativa, se conosciuta e ben utilizzata, può diventare un’importante alleata dell’inclusione ma quando viene applicata in modo rigido e superficiale si riduce a un insieme di vincoli inutili, atti solo a veicolare una didattica passiva che spesso giustifica l’immobilismo del non fare.

Relatori: Flavio Fogarolo , Stefania Vannucchi , Annamaria Giarolo

Flavio

Fogarolo

Stefania

Vannucchi

Annamaria

Giarolo