Relatore/Relatrice


Gianluca Daffi

Università Cattolica di Milano

BIOGRAFIA

Laureato in psicologia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è docente a contratto nello stesso ateneo nelle sedi di Milano e Brescia. Collabora con gli Spedali Civili di Brescia per i quali coordina il gruppo di lavoro sul Teacher Training relativamente al Disturbo da Deficit dell'Attenzione e Iperattività composto da diverse Neuropsichiatrie Infantili lombarde centri di rifermento per l'ADHD.
Collabora con Erickson con cui ha pubblicato diversi testi su tematiche psicoeducative. Ideatore del metodo START, della figura dell'ADHD Homework Tutor® e della figura del Game Trainer®, è responsabile scientifico del percorso formativo per ADHD Homework Tutor, Game Trainer® e del Campus START per famiglie e bambini ADHD/DOP. Coordina diversi gruppi di lavoro relativamente alla formazione e aggiornamento dei docenti in materia di Bisogni Educativi Speciali, valutazione delle competenze e gestione dei disturbi del comportamento in classe. È ideatore e coordinatore di diversi percorsi di alta formazione e master in ambito universitario relativamente alla gestione degli alunni con BES.

Attività


WS13. L'utilizzo dell'educazione positiva nella gestione della classe per promuovere l'autocontrollo del singolo e del gruppo

Molti insegnanti perseverano nell’errore di credere che un approccio disciplinare basato su premi e punizioni possa davvero aiutarli a gestire meglio il singolo così come il gruppo. Durante il workshop verrà presentato un modello alternativo di gestione della classe basato sulla disciplina positiva, un metodo che trova le sue basi teoriche nell’approccio all’alunno e all’alunna proposto da Alfred Adler, Rudolf Dreikurs, Stephen Covey. Infine, il workshop offrirà alcune riflessioni seguite da una proposta di strumenti e strategie utili per far emergere e promuovere le potenzialità di ogni alunno e ogni alunna.

 

Relatori: Gianluca Daffi

Gianluca

Daffi

WS41. Specialità e normalità in dialogo...Disturbi del comportamento: strategie per la gestione dei comportamenti oppositivo-provocatori e la regolazione delle emozioni

Il comportamento oppositivo è parte di una traiettoria di sviluppo tipica poiché costituisce una delle espressioni della volontà di autonomia da parte di bambini e bambine. Nello sviluppo tipico il comportamento oppositivo ha, quindi, la funzione di ricercare l'autonomia e la propria identità: in questi casi il bambino o la bambina si oppone alle regole, viste come una limitazione alla sua volontà di esplorare. Quando ciò non avviene e questa tendenza all'ostilità diventa cronica, compaiono anche difficoltà per quanto riguarda l'adattamento, le relazioni familiari e più tardi quelle sociali con il gruppo dei pari. Tali difficoltà sono legate ai quadri clinici denominati disturbi del comportamento con cui si descrivono bambini, bambine, ragazzi e ragazze che mostrano difficoltà a regolare le loro emozioni, nonché scarso rispetto delle regole date da insegnanti e genitori. Il workshop, accanto alla dimensione del fare, darà spazio anche alla dimensione del non-fare, provando a raggiungere un duplice obiettivo. Il primo obiettivo è quello di ragionare su come si manifestano i principali comportamenti oppositivi in classe, presentando alcune delle strategie che gli insegnanti possono mettere in campo per gestire efficacemente le situazioni più difficili. Il secondo obiettivo è quello di riflettere sulle emozioni che possono prendere il sopravvento anche nell'insegnante più motivato ed esperto ogni qualvolta un alunno/un’alunna mette in atto uno dei comportamenti sopra descritti, mostrando modalità di rispondere in modo fermo e accogliente, coltivando la consapevolezza di sé, per inserire uno spazio fra il comportamento dell'alunno e l'azione dell'adulto.

 

Relatori: Gianluca Daffi , Pietro Muratori

Gianluca

Daffi

Pietro

Muratori