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Pubblicato il17/12/2018
La flipped classroom, o insegnamento capovolto, consiste nell’invertire il luogo dove si segue la lezione (a casa propria anziché a scuola) con quello in cui si studia e si fanno i compiti (a scuola anziché nella propria abitazione). Con la metodologia dell’insegnamento capovolto, l’insegnante fornisce agli studenti materiali didattici appositamente selezionati, predisposti da lui stesso o da altri. I materiali didattici possono essere video, risorse multimediali, libri o e-book. Gli alunni studiano guardando i video e consultando i materiali più e più volte, ciascuno secondo le proprie esigenze, prima e al di fuori della scuola, e non dopo, come prevede il modello classico. L’interattività online, inoltre, favorisce esperienze di didattica personalizzata, avvicinandosi alle esigenze delle ultime generazioni, quelle dei digital native. La seconda parte del lavoro avviene invece in classe, dove l’insegnante propone e segue le attività applicative al fianco degli alunni piuttosto che dalla cattedra: esercitazioni, laboratori, compiti, risoluzione di problemi, studio di casi, attività di approfondimento, ecc. Le attività da svolgere prevedono:
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