41. Flipped classroom

(Fabio Biscaro, Maurizio Maglioni)

Pubblicato il17/12/2018

La flipped classroom, o insegnamento capovolto, consiste nell’invertire il luogo dove si segue la lezione (a casa propria anziché a scuola) con quello in cui si studia e si fanno i compiti (a scuola anziché nella propria abitazione). Con la metodologia dell’insegnamento capovolto, l’insegnante fornisce agli studenti materiali didattici appositamente selezionati, predisposti da lui stesso o da altri. I materiali didattici possono essere video, risorse multimediali, libri o e-book. Gli alunni studiano guardando i video e consultando i materiali più e più volte, ciascuno secondo le proprie esigenze, prima e al di fuori della scuola, e non dopo, come prevede il modello classico. L’interattività online, inoltre, favorisce esperienze di didattica personalizzata, avvicinandosi alle esigenze delle ultime generazioni, quelle dei digital native. La seconda parte del lavoro avviene invece in classe, dove l’insegnante propone e segue le attività applicative al fianco degli alunni piuttosto che dalla cattedra: esercitazioni, laboratori, compiti, risoluzione di problemi, studio di casi, attività di approfondimento, ecc. Le attività da svolgere prevedono:

  • creazione di un corso, con funzione di contenitore, per tutte le risorse della programmazione didattica di una singola classe; suddivisione del corso in argomenti o unità didattiche;
  • inserimento del materiale didattico all’interno degli argomenti;
  • possibilità di inserire tutti i file che vengono normalmente utilizzati per preparare la lezione (documenti; immagini; presentazioni);
  • scansioni di libri o riviste; video, ecc.);
  • inserimento del compito da svolgere e delle istruzioni necessarie per svolgerlo.

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