50. Strategie, tecnologie e competenze compensative

(Flavio Fogarolo, Caterina Scapin)

Pubblicato il17/12/2018

Le strategie compensative vengono definite come l’insieme di procedimenti, espedienti, stili di lavoro o apprendimento in grado di ridurre, se non superare, i limiti della disabilità o del disturbo. Alcune sono elaborate autonomamente dall’alunno, altre possono essere proposte o suggerite dagli adulti. Per compensare la dislessia e gli altri Disturbi Specifici di Apprendimento a livello individuale vanno promosse le strategie e le tecnologie compensative, sostenute da adeguate competenze compensative. La scuola predispone una didattica compensativa che avrà tra i suoi obiettivi anche lo sviluppo delle competenze.
Pur nell’estrema varietà, le strategie possono essere raggruppate in alcune categorie più generali:

  • integrazioni o mediazioni della comunicazione scritta attraverso altri codici, in particolare di tipo grafico-visivo;
  • strumenti, metodi, espedienti per facilitare la memorizzazione e l’organizzazione delle informazioni;
  • potenziamento della capacità di ascolto e concentrazione; rafforzare le relazioni sociali.

In caso di dislessia e altri DSA le tecnologie sono rappresentate sostanzialmente dal computer, caratterizzato da flessibilità e molteplicità d’uso, e dai sistemi di registrazione-riproduzione della voce. A differenza delle strategie compensative, che spesso si sviluppano spontaneamente, le tecnologie vanno sempre proposte in un percorso guidato di autonomia in cui è indispensabile il ruolo degli adulti (a tal proposito vengono proposte le principali differenze operative tra l’approccio alle strategie e quello alle tecnologie compensative).

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