13. Orientamento e prevenzione dell'insuccesso scolastico

(Silvia Tabarelli, Andrea Varani)

Pubblicato il17/12/2018 22pagine

Le azioni di orientamento possono avere una concreta ricaduta nella misura in cui riescono a rompere le cornici interpretative esistenti per ricostruirne di nuove e più efficaci. In questo senso, non è sufficiente agire solo sul piano cognitivo-razionale, ma è necessario intervenire sulla dimensione affettivo-emotiva. L’orientamento è quindi un processo personale, che si sviluppa spontaneamente in tutti i contesti sociali, ma che può essere sinergicamente supportato dall’azione della scuola, come ambiente privilegiato che conduce gradualmente il bambino e l’adolescente ad affrontare processi di scelta e di ridefinizione dei propri modelli mentali e schemi interpretativi. In una situazione sociale in cui la scuola ha assunto un ruolo di particolare peso nel processo educativo e di crescita dei ragazzi, essa è orientativa non solo e non tanto per i contenuti che fa apprendere ma, soprattutto, per come li fa apprendere, per il clima psicologico e culturale in cui l’apprendimento avviene. Per rendere in grado gli alunni di orientarsi verso un progetto di vita consapevole, è importante progettare processi di apprendimento che sviluppino:

  • l’orientamento, come formazione dell’identità personale;
  • l’esplorazione, come esperienza di nuove possibilità e di reinvenzione del sé;
  • la riflessione, come autoconsapevolezza delle diverse possibilità di interpretazione della realtà interna ed esterna.

Il contributo prende in considerazione ciò che può fare realisticamente la scuola per promuovere il successo formativo in modo da contrastare l’abbandono scolastico.

Percorso:

Tematiche:

Metodologia di apprendimento:

Fasi concorso:

708

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