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Pubblicato il17/12/2018 26pagine
In questo capitolo viene presentata una riflessione pedagogica e proposti, come evoluzione del sostegno duale o diadico, i sostegni di prossimità: le conoscenze vengono conquistate aggiungendo, e non sottraendo, diversità che esigono strategie di apprendimento diversificate e non gerarchizzate. Inoltre, si propone un modello integrato di gestione dei PEI operosi per persone con disabilità che valorizzi massimamente le continuità e le sinergie necessarie tra percorso per l’integrazione sociale scolastica e percorso per l’integrazione sociale e lavorativa post-scolastica. L’inclusione deve permettere a tutti gli alunni di partecipare ai processi di socializzazione e di apprendimento comuni all’interno di una scuola democratica e accogliente. Quest’ultima deve porre al centro dell’azione educativa le differenze e le diversità concepite «come categorie storico-esistenziali in positivo». L’inclusione non deve riguardare solo gli alunni con disabilità, ma investire ogni persona a rischio di esclusione o di marginalità nella comunità scolastica che dovrebbe essere sempre più capace di rispondere alla complessità e alla diversità dei bisogni formativi, speciali e non, degli alunni. Il contributo presenta una riflessione riferita agli alunni con BES e a possibili riduzionismi e categorizzazioni che, di fatto, potrebbero ostacolare la piena realizzazione di una politica inclusiva.
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