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Pubblicato il17/12/2018 29pagine
Il contributo analizza la concezione «sistemica» di ambiente formativo a partire da cinque aspetti: lo spazio, il tempo, il corpo, la tecnologia, la popolazione. Successivamente offre una riflessione sull’organizzazione degli spazi e dei tempi della scuola inclusiva: riflessione pedagogico-didattica che porta la comunità scolastica a prendere consapevolezza degli ambienti fisici che occupa, a informarli di un pensiero educativo e ad appropriarsene in modo più consono ai bisogni concreti e umani degli insegnanti e dei bambini. Includere significa ripensare i tempi e i modi della didattica e a tal proposito viene presentata un’esperienza di rivisitazione degli spazi condotta in stretto dialogo tra pedagogia e architettura. Gli elementi del ripensamento poggiano sulle tematiche del tempo, delle attrezzature, dei luoghi di incontro e scambio, della permanenza a scuola oltre l’orario, nell’ottica di un centro civico-culturale aperto. A chiusura del contributo viene presentata una breve checklist sull’inclusività degli spazi scolastici con lo scopo di invitare alla riflessione sulle caratteristiche degli spazi esistenti, mettendo in dialogo il pensiero pedagogico e il suo riflesso nell’architettura, con particolare attenzione all’accessibilità agli spazi, alle informazioni, a tecnologia e strumenti.
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